Dicembre 2022: Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali e Piano di Azione

La Banca d’Italia con comunicazioni del 28 e 29 dicembre u.s., facendo seguito al documento “Aspettative di vigilanza  sui rischi climatici e ambientali “ del 17 aprile 2022, ha richiesto a tutti i soggetti la cui attività è sottoposta ad autorizzazione e vigilanza della Banca d’Italia ai sensi del Testo Unico Bancario e del Testo Unico della Finanza (banche, SIM, SGR, SICAV/SICAF autogestite, intermediari finanziari ex Articolo 106 TUB e relative società capogruppo, istituti di pagamento, IMEL), di predisporre un “Piano di azione” finalizzato a definire un percorso di allineamento progressivo alle aspettative, declinando in modo coerente i tempi di adeguamento delle principali policy aziendali e dei sistemi organizzativi e gestionali, individuando soluzioni coerenti con l’effettivo grado di esposizione ai rischi climatici e ambientali (fisici e di transizione).

Il Piano dovrà individuare gli specifici interventi che l’intermediario intende porre in essere su ciascuna delle seguenti aree: i) governance e propensione al rischio, ii) valutazione di materialità, iii) modello di business e strategia e iv) gestione dei rischi, specificando le priorità e i tempi necessari al completamento delle diverse iniziative, in considerazione dell’intensità di esposizione ai rischi e in funzione della dimensione e complessità dell’operatività aziendale, tenendo altresì conto delle esigenze di miglioramento emerse da un esercizio di autovalutazione che dovrà essere condotto preliminarmente alla redazione del Piano.

Il Piano dovrà essere approvato dal Consiglio di Amministrazione e andrà trasmesso alla Banca d’Italia, insieme alla valutazione del Collegio sindacale, entro il 31.3.2023 e sarà considerato nel processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) che la Banca d’Italia svolge annualmente con riguardo a tutti gli intermediari vigilati.